Thursday, May 18, 2006

Forza paris!

DIMONIOS
China su fronte si ses sezzidu pesa!
ch'es passende sa Brigata tattaresa
boh! boh! e cun sa mannu sinna
sa mezzus gioventude de Saldigna.

Semus istiga de cudd'antica zente
ch'à s'innimigu frimmaiat su coro
boh! boh! es nostra oe s'insigna
pro s'onore des'Italia e de Saldigna.

Da sa trincea finas'a sa Croazia
sos "Tattarinos" han'iscrittu s'istoria
boh! boh! sighimos cuss'olmina
onorende cudd'erenzia tattarina.

Ruiu su coro e s'animu che lizzu
cussos colores adornant s'istendarde
boh! boh! e fortes che nuraghe
a s'attenta pro mantenere sa paghe.

Sa fide nostra no la pagat dinari
aioh! dimonios! avanti forza paris.

DIAVOLI
Abbassa la frontese sei seduto, alzati!
perchè sta passandola Brigata "Sassari"
e con la mano benedici e segnala
miglior gioventù di Sardegna.
Siamo la traccia di quell'antica gente
che fermava il cuore al nemico
Oggi le loro insegne sono nostre
per l'onore dell'Italia e della Sardegna.
Dalla trincea fino alla Croazia
i "sassarini" hanno scritto la storia
seguiamo le loro orme
onorando quell'eredità "sassarina".
Rosso il cuore l'animo come il giglio,
questi colori adornano il nostro stendardo
e forti come i nuraghi
siamo sempre vigili per mantenere la pace.
La nostra fedeltà non ha bisogno di essere remunerata
andiamo! Diavoli!avanti, Forza Insieme!
www.assonazbrigatasassari.it

Io il mattino del 2 di giugno da qualche anno mi metto davanti alla tv. In televisione il 2 giugno trasmettono la diretta della parata militare in via dei Fori Imperiali, a Roma. Il due giugno si festeggia la scelta repubblicana del nostro Paese. Quando mi ricordo espongo anche la bandiera. Quella tricolore. Faccio questa precisazione perchè in molti il 25 aprile, altro giorno di festa nazionale sfilano con bandiere rosse di vario genere: alcune con la falce e il martello, altre con l'effige di un uomo barbuto. Il 25 aprile si ricorda la liberazione dal nazifascimo. Una parte degli italiani ha deciso di far diventare il 25 aprile una festa della sinistra italiana, in quanto questa parte politica si ritiene depositaria della democrazia di questo Paese. Per questo motivo coloro che non sono di sinistra vengono aggrediti e cacciati dai cortei del 25 aprile. Come è successo ad un Ministro della Repubblica a Milano quest'anno. Tra l'altro quest'anno il 25 aprile è stato usato dalla sinistra anche per festeggiare la sua risicata vittoria elettorale. Con buona pace dell'Italia che non li ha votati.
Dico tutto questo perchè qualche neoeletto Ministro della Repubblica, politicamente legato alla sinistra cosidetta "radicale", ha dichiarato che proporrà l'abolizione della parata militare del 2 giugno. Io non sono d'accordo. Magari convengo che la rassegna di tutti i mezzi militari a volte pùo essere noiosa ed anche un pò "fuori moda". Ma la sfilata dei corpi militari è uno dei più bei momenti che le istituzioni pubbliche possano offrire. Il problema è che i contrari alla parata di cui ho detto in precedenza sono contrari non perchè la parata sia noiosa; e neanche perchè quel giorno vorrebbero andare al mare. No, sono contrari perchè dichiarandosi pacifisti non condividono tutto ciò che è legato al mondo militare. Potessero farlo abolirebbero anche l'esercito, perchè l'Italia ripudia la guerra e quindi non ha bisogno dell'esercito. Probabilmente per loro l'unica festa nazionale è il 25 aprile, in quanto se ne sono appropriati, dichiarandosi gli unici difensori della democrazia di questo Paese. Il loro concetto di Patria si evince dal numero di bandiere tricolori presenti ai loro cortei (generalmente pario vicino a 0). Caro Presidente Ciampi, sarà contento che dopo averla incensata in tutti i modi questi signori abbiano aspettato solo 2 giorni dalla sua uscita di scena per cercare di cancellare la festa che Lei ha ripoortato in auge?
Alla festa del 2 giugno ci tengo perchè non è una festa di "guerra", come dicono i signori di prima. Il 2 giugno è la festa dell'Italia repubblicana, che rende onore ai cittadini che scelgono di indossare una divisa per difendere (se necessario) i propri concittadini e di rappresentare il proprio Paese in giro per il mondo. Tra l'altro mi pare che i nostri militari ci rappresentino benissimo.
Sapete qual è il momento più bello della parata del 2 giugno? Il momento più bello è quello in cui in via dei Fori Imperiali sfila la Brigata Sassari. La Brigata Sassari è uno dei reparti più gloriosi del nostro esercito. Durante la prima Guerra Mondiale fu l'unica brigata italiana a ricevere come onoreficenze 4 medaglie d'oro alla bandiera della brigata (se pensate che una medaglia d'oro in genere viene assegnata ad un soldato deceduto sul campo di battaglia, provate a immaginare cosa significano 4 medaglie d'oro alla brigata in 40 mesi di guerra). Adesso la Brigata Sassari è uno dei reparti massicciamente impiegati nelle missioni all'estero. Veder sfilare la Brigata Sassari è così emozionante perchè i commilitoni cantano a squarciagola in sardo la loro fanfara, Dimonios, i cui versi sono riportati e tradotti all'inizio del post. Di solito, sentendoli cantare mi vengono i brividi e le lacrime agli occhi: mi emoziono perchè penso a cosa rappresenta per il nostro Paese la brigata Sassari, al sacrificio offerto nella prima Guerra Mondiale, all'onore che andrebbe giustamente reso a questi "patrioti", troppo spesso trascurati o sconosciuti ai più. E leggendo i versi della fanfara non trovo tracce di intenzioni bellicose; trovo la volontà di un gruppo di uomini (orgogliosi della propria storia) di onorare il proprio Paese e, se necessario, di difenderlo da chi tentasse di aggredirlo, ma sempre con l'obiettivo di poter favorire la pace. Credo siano i sentimenti che tutti gli italiani dovrebbero avere in cuor loro. Con un arcaismo si potrebbe chiamare "amor patrio". Se leggete il motto sullo stemma della Brigata (Sa vida pro sa Patria) il senso del mio discorso risulta chiaro.
Per questo credo che chi propone di abolire la parata del due giugno disonori anzitutto la storia di questo Paese, nonchè il senso di appartenenza che tiene insieme la nostra Nazione. Lo mancanza del senso della Patria travestito da pacifismo è uno dei peggiori mali che una Comunità nazionale può portare in seno, soprattutto se viene da esponenti politici dell'Esecutivo. Vuol dire disonorare il proprio passato, infamando il presente.

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