Thursday, May 18, 2006

Promesse deluse

Ho letto con una certa delusione la lista dei Ministri e dei sottosegretari del nascente Governo Prodi. La delusione nasce dal fatto che, pur non professando un'idea politica di centrosinistra, mi attendevo che qualche proposito che Prodi aveva assunto in merito alla squadra di governo, fosse rispettato. E invece no.
Sulla presenza femminile nel governo si stanno scatenando un pò tutti, Prodi stesso. Il problema sussisterà finchè molte più donne non decideranno di impegnersi in politica in modo diretto, convinto. Purtroppo mancano i presupposti culturali e sociali perchè questo accada.
Un governo leggero, aveva promesso Prodi. Venticinque Ministri (creando 3 nuovi Ministeri con portafoglio contro la previsione della legge), nove Viceministri, sessantatre Sottosegratari. Alla faccia della leggerezza.
Giovani: magari invece di creare un Ministero (senza portafoglio) per i giovani, poteva essere meglio inserire qualche under 40 nella squadra di Governo?
I difetti di questo Governo sono simili ai difetti dei Governi, anche di segno opposto, che lo hanno preceduto. Ma la sbandierata "serietà al governo" cozza contro la realtà delle prime promesse non mantenute sulla composizione della squadra. Un governo che doveva essere "forte" in realtà sarà schiavo delle logiche di partito.
Non vorrei scendere nei particolari, ma alcune incongruenze sono talmente comiche da dover essere segnalate:
-Ministro dell'Interno: Amato (persona capace, ma esperta del campo economico);
-Ministro della Difesa: Parisi (tirapiedi di Prodi e poi cos'altro?);
-Ministro della Giustizia: Mastella (professione giornalista e sindaco);
-Ministro Dei Beni Culturali: Rutelli (ex sindaco di Roma e quindi competente, ma magari un laureato?);
-Ministro delle Infrastrutture: Di Pietro (professione magistrato);
-Ministro dell'Istruzione: Fioroni (professione medico);
-Ministro delle Attività Produttive: Bersani (professione funzionario di partito; certamente come ex presidente della Regione Emilia-Romagna ha competenza anche nell'economia, però...);
-Ministro delle Politiche Sociali: Ferrero (ex operaio Fiat cassaintegrato);
-Ministro della Famiglia: Bindi (stato civile: nubile).
Con questa lista non voglio dire che le persone scelte non possano fare un buon lavoro, dico che forse alcune scelte potevano essere più oculate. Aspettiamo l'esecutivo alla prova dei fatti. Ma la delusione di cui sopra, soprattutto per il predominio partitico, resta.

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